Korokke crocchette giapponesi

Cottura 1 ora | Preparazione 30 minuti | 22 crocchette

Un piatto olandese nel suo riadattamento giapponese: una ricetta con ingredienti universali e un sapore che abbraccia tutto il mondo, da servire come antipasto delle feste. Una scelta originale che stupirà i vostri ospiti!

Ingredienti

Korokke classiche - senza lattosio

  • 900 g di patate
  • 200 g di cipolla bianca
  • 400 g di macinato bovino
  • 15 ml di olio evo
  • 20 g di burro (senza lattosio se intolleranti)
  • 30 ml di mirin (speciale sake giapponese)
  • q.b. sale
  • q.b. pepe nero
  • 1 lt d’olio di semi d’arachidi

Per impanare

Korokke vegane - senza uova

  • 900 g di patate
  • 200 g di cipolla bianca
  • 200 g di carote
  • 15 ml di olio evo
  • 30 ml di mirin
  • 20 ml di Salsa di soia Arnaboldi
  • 20 g di margarina vegetale
  • q.b. sale
  • q.b. pepe nero
  • 1 lt d’olio di semi d’arachidi

Per impanare

Preparazione

Cottura delle patate

Per prima cosa mettete a bollire le patate, fate cuocere dolcemente avendo cura di non farle bollire troppo, in modo da evitarne la rottura. I tempi di cottura possono variare in base alla grandezza delle patate. Calcolate circa 25/35 minuti. Per stabilire il giusto grado di cottura, infilzate le patate con la punta di un coltello: quando affonderà facilmente saranno pronte.

Scolate immediatamente le patate dall'acqua di cottura per evitare che si riempiano d'acqua. Sbucciatele ancora tiepide, aiutandovi eventualmente con un coltellino.

Nel frattempo, tritate finemente la cipolla bianca e le carote (per la versione vegana).

Ripieno

Classico
Scaldate una padella con l'olio evo, inserite la cipolla e lasciatela cuocere a fuoco basso fino a quando non diventerà trasparente. Ci vorranno circa 9/10 minuti.
Aggiungete il macinato e alzate il fuoco, quando la carne non risulterà più rosa sfumate con il mirin e aggiustate di sale e pepe nero.

Vegano
Scaldate una padella con l'olio evo, inserite la cipolla e lasciatela cuocere a fuoco basso fino a quando non diventerà trasparente. Ci vorranno circa 9/10 minuti.
Aggiungete le carote, fate cuocere qualche minuto e sfumate con il mirin. Quando il mirin sarà evaporato, aggiungete la salsa di soia Arnaboldi.

Crocchette

Schiacciate le patate ancora calde, aggiungete il burro (senza lattosio se intolleranti) o la margarina. Aggiungete il  ripieno classico o quello vegano, aggiustate di sale e pepe se necessario, amalgamate.

Formate le korokke aiutandovi con un porzionatore da gelato o con un cucchiaio, schiacciale leggermente in modo da dargli la tradizionale forma ovale.

Fate riposare le vostre korokke coperte con pellicola trasparente per 15 minuti in frigo, in questo modo non si romperanno durante la frittura.

Impanatura

Classica
Impanate le korokke passandole prima nella farina, poi nelle uova sbattute e infine nel panko alla giapponese Arnaboldi.

Vegana
Per prima cosa preparate la pastella: in una ciotola versate la farina setacciata, un pizzico di sale e l'acqua a filo. Mescolate accuratamente per evitare che si formino grumi, quindi immergete le korokke nella pastella e poi passatele nel panko alla giapponese Arnaboldi.

Frittura

In un pentolino scaldate l'olio di semi d'arachidi e portatelo alla temperatura di 170°, friggete un massimo di due korokke per volta, in modo da non abbassare eccessivamente la temperatura dell'olio. Quando saranno ben dorate, potete scolarle ponendole in un vassoio foderato con carta assorbente.

Servitele calde e Buone Feste!

I consigli della Chef
Le korokke cotte si conservano in frigo per un paio di giorni. Se volete congelarle, vi consigliamo di inserirle ancora surgelate in friggitrice ad aria, fate cuocere a 180° per circa 15 minuti. Sembreranno appena fritte.

Ricetta a cura di

Vorreimaposso

Mi chiamo Valeria e ho le mani sempre in pasta. Aspirante pasticcera e panificatrice con tanti sogni nel cassetto, amo creare nuovi piatti e viaggiare nei sapori di ogni tradizione.
Vorreimaposso.it nasce per connettere il piacere della convivialità alle specifiche esigenze alimentari delle persone attorno a me. Alla mia tavola c’è sempre posto per tutti!